Nell’ipotesi di immissioni moleste da fumo di sigarette, il danno non patrimoniale è risarcibile come danno-conseguenza e va individuato nelle ripercussioni delle lamentate immissioni sul modo di vivere la casa dei danneggiati.
Nel caso di specie, la Suprema Corte ha confermato la sentenza di merito che ha riconosciuto un risarcimento, a titolo di danno esistenziale, agli abitanti di un appartamento, ai quali era impedito di aprire le finestre della propria abitazione per fumi maleodoranti, esalati dagli impianti di filtraggio di un bar sottostante.
Cass. civ. Sez. III Ord., 31/03/2009, n. 7875