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Forze dell'ordine, Vigili del Fuoco, personale sanitario e dipendenti pubblici.

Questa fase consiste nell’esaminare la documentazione di servizio e la documentazione medica, alla luce della legislazione (assai complessa) e della giurisprudenza nazionale.
Verrà valutato se sussistano i requisiti e i presupposti giuridici previsti per l’accertamento in sede amministrativa o l’accertamento in sede giudiziale (Corte dei conti, Tribunale) delle circostanze per cui l’interessato dipendente pubblico o civile, vittima del terrorismo, della criminalità organizzata o del dovere, ha subito infortunio o malattia, cui è conseguita una invalidità permanente.
Può essere dichiarato Vittima del Dovere se l’evento è accaduto in particolari circostanze esattamente identificate dal legislatore. Ad esempio, in operazioni di soccorso; nello svolgimento di servizi di ordine pubblico; nei casi del personale italiano impiegato in missioni all’estero, in relazione all’esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno conseguenti all’esplosione di proiettili all’uranio impoverito.
In alternativa l’interessato può essere dichiarato quale Equiparato a Vittima del Dovere se l’evento invalidante è avvenuto in particolari condizioni ambientali.
All’esito di tali dichiarazioni vengono concessi due assegni vitalizi e una somma una tantum rapportata al grado di invalidità, oltre a numerosi altri benefici.
A causa dell’infortunio o della malattia può essergli riconosciuto un equo indennizzo economico o il diritto di godere di una pensione privilegiata a vita.

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